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Oltre a questi due sistemi, si è ipotizzato anche di sviluppare sistemi di protezione termica raffreddati da circuiti idraulici, ma non mi risulta che siano già stati usati.
Il futuro ci riserverà rientri ancora più “caldi” su pianeti come Saturno e Venere, oltre che rientri sulla Terra a velocità più elevate.
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Per questo sarà necessario sviluppare materiali ancora più resistenti di quelli di oggi e sono allo studio nuove architetture, come protezioni termiche dispiegabili o perfino gonfiabili. Nonostante i progressi fatti dall’epoca delle missioni Apollo, le protezioni termiche continuano a essere uno dei componenti più critici dei veicoli spaziali.
(fine)
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